La gestione degli abbonamenti dopo la chiusura delle palestre per Covid-19
Dopo la chiusura delle palestre al fine di contrastare la diffusione del Covid-19, quale sarà il destino degli abbonamenti?
I fruitori potranno chiedere una restituzione di quanto pagato?
Gli abbonamenti si protrarranno?
Avranno la loro naturale scadenza come se nulla fosse accaduto?
Una preoccupazione notevole che si somma alle molte altre di questi giorni.
Proviamo allora a fornire qualche prima indicazione.
Cerchiamo sempre di distinguere, in tali ragionamenti, se le strutture sportive sono gestite da ASD, SSD o Società Commerciali.
Quota associativa (prevista nelle sole ASD)
Su alcuni organi di stampa si è letto in questi giorni che gli iscritti potranno chiedere la restituzione delle quote di abbonamenti non utilizzate. Questa conclusione ci appare un po’ troppo frettolosa. Le norme emanate in questi giorni non dicono niente al riguardo e la disciplina generale sembra andare in altro senso.
Innanzitutto riteniamo che le quote associative, la quota che il singolo associato della associazione deve pagare per rispettare i doveri sociali, scadranno al loro naturale termine. Il loro pagamento serve infatti a finanziare le attività sociali e non ha un rapporto diretto con la fruizione dei servizi prestati.
Abbonamenti e ingressi
Quanto invece al pagamento degli abbonamenti o degli ingressi il discorso è un po’ differente. Sia che si parli di corrispettivo specifico per le ASD e SSD o corrispettivo per le società commerciali.
- Chi ha deciso di chiudere temporaneamente la palestra per ragioni cautelative lo ha fatto per quella che potremmo definire una causa di forza maggiore;
- Quanti lo hanno fatto perché costretti dalle norme di emergenza emanate dal governo o dalle regioni si trova invece in una situazione di impossibilità “per factum principis”.
In entrambi i casi è quella che si definisce una situazione di impossibilità temporanea sopravvenuta.
Per stabilirne le conseguenze in merito agli abbonamenti in primo luogo sarà necessario leggere le regole generali di contratto sottoscritte al momento dell’iscrizione in palestra e verificare se sia prevista qualche clausola specifica.
Nel caso non sia previsto nulla, come nella maggior parte dei casi, ricordiamo che l’impossibilità temporanea non comporta la risoluzione del contratto (con la conseguente restituzione delle somme pagate) ma l’obbligo di svolgere la prestazione appena venuta meno la causa d’impossibilità.
Questo cosa significa?
Che i pacchetti di ingressi potranno essere utilizzati regolarmente dopo la riapertura. Stesso discorso per gli ingressi singoli. Per quanto riguarda invece gli abbonamenti (siano essi mensili, trimestrali o annuali) il consiglio è di prolungarne l’efficacia per un tempo pari ai giorni di chiusura. Praticamente sospenderli per la chiusura della palestra.
A questo punto però ricordiamo che il singolo fruitore potrà dimostrare che per qualche ragione seria e concreta non ha più un interesse a godere della prestazione in un momento diverso da quello pattuito. Sarà però onere suo darne la prova e si tratterà di casi isolati gestibili singolarmente.
In ogni caso avrebbe diritto solo alla restituzione della quota relativa ai giorni in cui la palestra è stata chiusa.
Se invece si optasse per far scadere gli abbonamenti al loro termine originale, si potrebbe andare incontro alle contestazioni dei fruitori che lamentino di aver pagato per una prestazione di cui non hanno potuto usufruire per motivi a loro non imputabili (cioè una causa per il così detto “ingiustificato arricchimento”).
Secondo una diversa lettura l’impossibilità potrebbe esser ritenuta come parziale (“avevo diritto ad un anno di allenamento ho avuto solo undici mesi”), dando luogo ad un diritto alla restituzione di una parte della quota pagata e non usufruita. Perché valga questo ragionamento, ancora una volta, si dovrebbe dimostrare che il tesserato ha interesse ad allenarsi solo in quei giorni e non anche nei successivi.
Per queste ragioni ci pare che la soluzione più corretta, e che darà luogo ad un minor contenzioso, sia quella della sospensione degli abbonamenti.
Sarà cura dello Studio comunicare eventuali aggiornamenti sulle tematiche in oggetto.
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12 commenti su “La gestione degli abbonamenti dopo la chiusura delle palestre per Covid-19”
Buongiorno, non ritengo giusta la soluzione di posticipare la scadenza degli abbonamenti, assolutamente impensabile il rimborso!!!
Per coprire tutti i costi: istruttori e mantenimento struttura… la ns asd ha bisogno di una decina di allievi per corso, non tutti fanno un abbonamento quadrimestrale ( e sono quelli che in questo momento ci stanno perdendo) circa metà fanno il mensile ( e fortunatamente non hanno perso nulla se non due lezioni di fine febbraio) ora se l’asd da la possibilità di posticipare la scadenza dell’abbonamento per esempio a settembre ottobre e novembre, significa che in quei tre mesi l’asd percepirebbe solo gli abbonamenti mensili di metà degli iscritti, E a questo punto non riuscirebbe a coprire i costi!
Già siamo senza compenso ora se poi dovessimo lavorare gratis, non esiste!!!!
Quindi prima di tutto noi auspichiamo che chi voglia essere rimborsato abbia la possibilità di rivolgersi allo stato, che deve destinare soldi anche per questo!
Buongiorno vorrei avere un vostro parere, le mie bambine di 6 anni frequentano un corso di Equitazione dove paghiamo un abbonamento mensile è una quota associativa annuale. Non abbiamo firmato nessun contratto ne’ abbonamento. Ora ci richiedono il pagamento dell’abbonamento mensile anche se le lezioni sono sospese. Grazie mille per il vostro aiuto.
Non abbiamo gli elementi per rispondere, la condotta che consigliamo è quella del recupero del servizio al rientro dell’emergenza. Tuttavia la soluzione è a discrezione dell’associazione.
Buonasera, nel caso di un abbonamento semestrale, con ingresso libero, la palestra mi ha comunicato che mi estenderà i mesi non goduti; nel frattempo però gli addebiti bancari continuano a farli. Mi chiedo, è corretto dover pagare per un servizio del quale non posso usufruire? Se non potessi estendere i mesi di blocco per impegni già presi? Posso annullare da subito il contratto?
Grazie
La proposta della palestra sul recupero dei mesi è una soluzione che condividiamo, nulla vieta un differente accordo tra le parti.
Se io ho un contratto che finisce ad agosto,e non ho intenzioni di frequentarla oltre quel mese,,posso richiedere rimborso dei mesi che non sto usufruendo? Anche perche con la paura del virus sarà un po difficile tornare presto in palestra,per di più la palestra che frequento è soterranea e non ha neanche una finestra per far cambiare l’aria.
Noi siamo per la sospensione e il recupero dei mesi, poi dipenderà dalla politica adottata dalla sua palestra
Ma nel caso in cui io avevo un abbonamento esclusive cioè ingresso libero 7/7 e pago un tot di euro,,,con la nuova apertura posso frequentarla solo 2-3 volte a settimana 2 ore senza sauna e non posso usufruire neanche la doccia,allora posso chiedere anullamento del contratto o un prezzo più basso? Io stacco dal lavoro e vado in palestra e dopo ritorno a lavorare,se non posso far la doccia è inutile andarci dato che non posso andare al lavoro dopo la palestra senza far la doccia. La mia abitazione è lontano dalla palestra.
Buongiorno. Ho un abbonamento in corso annuale. Scade il 30/11/2020 dai primi di marzo la palestra è chiusa causa CORONAVIRUS. Se quando riaprirà saranno trascorsi 6 mesi. Posso chiedere di avere postadato di 6 mesi non usufruiti la scadenza dell’abbonamento. In questo caso fine maggio. ?? Grazie per la vostra cortese disponibilità. Filippo
Buonasera, la sua richiesta è condivisibile tuttavia è a discrezione della palestra.
Buongiorno, la mia palestra ha adottato questa politica (a mio avviso condivisibile in quanto improntata su principi di equità correttezza e buona fede): ha richiesto un piccolo sacrificio degli iscritti consistente nel fare dei mini abbonamenti sino a settembre (onde consentire alla palestra di ricreare liquidità) nonostante la vigenza di un abbonamento in corso. Da settembre poi l’abbonamento riprenderà a decorrere e sarà prorogato di un periodo pari ai mesi di chiusura forzata della palestra ed anche dei mesi pagati nel periodo intercorrente tra la riapertura e settembre (il cui pagamento quindi viene in sostanza restituito) per “premiare” il sacrificio del pagamento. Io la trovo una soluzione basata sul contemperamento di entrambi gli interessi. Che ne pensate? buona giornata !
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