Dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio, si attende ora la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale, solo a partire da quel momento potremmo finalmente considerare operativa la maxi manovra contenuta nel decreto legge Cura Italia.L’emendamento mira ad evitare per imprese e nuclei familiari una pericolosa carenza di liquidità, per il raggiungimento di questo obiettivo il sistema bancario è stato infatti chiamato a svolgere un ruolo determinante.
Nel testo presentato ieri dal Consiglio dei Ministri hanno fatto il loro ingresso l’aumento delle risorse del Fondo di Garanzia per le PMI, gli aiuti su Mutui prima casa, una nuova iniezione di liquidità per il credito ed altre misure che in parte abbiamo già tratto e altre di cui daremo conto con la presente ed altre uscite.
FONDO DI GARANZIA PER LE PMI
Intervento di grande interesse riguarda la rimodulazione del funzionamento del Fondo di Garanzia per le PMI. Fino ai primi mesi del 2021 l’adesione al fondo sarà gratuita rendendo pertanto non dovute le commissioni per l’accesso. L’importo massimo garantito sarà di 5 milioni fino all’80% del finanziamento per garanzia diretta e fino al 90% per la controgaranzia dei Confidi. Viene inoltre previsto l’allungamento automatico della garanzia del Fondo nell’ipotesi in cui la Banca erogatrice della somma abbia autonomamente accordato la sospensione del pagamento a causa degli effetti indotti dal COVID-19. Specifiche ed ulteriori incentivi sono previsti per gli investimenti nel settore turistico-alberghiero.
MUTUI PRIMA CASA
Esteso l’accesso al fondo di solidarietà Gasparrini per i mutui anche a lavoratori autonomi e professionisti. La misura è disposta per un periodo di 9 mesi e resta subordinata ad una autocertificazione da parte del richiedente con la quale si attesa di aver perso perlomeno il 33% del fatturato rispetto al primo trimestre del 2019.
PRESTITI DI MICROIMPRESE E PMI
Alle imprese, in relazione alle esposizioni debitorie nei confronti di banche e degli altri soggetti abilitati alla concessione del credito, che certificheranno la riduzione della propria attività sarà accordato un generale differimento delle restituzioni al 30 settembre 2020. Le linee di credito accordate a tempo indeterminato ovvero “fino a revoca” e i finanziamenti concessi a fronte di anticipi su crediti non potranno essere revocati fino al 30 settembre 2020. Anche i prestiti non rateali con scadenza antecedente al 30 settembre2020 saranno automaticamente rinviati a tale data. Infine, coerentemente con quanto sopra, le rate dei prestiti accordati da banche o altri intermediari finanziari alle Pmi e alle microimprese è sospeso fino al 30 settembre 2020.
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